in questo racconto scoprirai come ho fatto godere la prima una donna fino a venirmi in bocca...poi uno sconosciuto entra e ci scopa a entrambe..

Che cazzo. Vado per prendermi una birra e mi ritrovo a rimorchiare. Si perchè mi son sentita un pò così. Un pò come dalla parte maschile. Ritrovandomi tutta un sorriso e con la voglia matta che non finisse tra le chiacchiere di un bar.

Storia verosimile, da leggere...

Siamo seduti nella penultima fila. Io il mio compagno e un nostro/a carissima amica/o gay Davanti a noi, sparsi qua e là per la sala, una decina di spettatori, in quali attività manuali intenti non saprei dirvi. Non che ci voglia una laurea per immaginarselo... Cinque o sei file più avanti di dove siamo seduti noi, una coppia è platealmente impegnata a replicare le immagini che passano sullo schermo.

una magnifica scopata con l'amico del mio ragazzo...

Si mise a ridere, vedi hai tutto il pelo di fuori, occorre depilarti un po’! Vieni, siediti ti aiuto io, l’ho già fatto con una mia amica! Andò in bagno e tornò con rasoio, pennello e schiuma da barba. Non mi fai male vero? Rilassati! Sussurrò, mi sfilò le mutande del costume, si inginocchiò sul tappeto davanti a me, mi insaponò l’inguine ed il pube, poi con delicatezza iniziò a depilarmi. Mi distesi sulla schiena con le gambe divaricate e le ginocchia piegate. Ero già tutta bagnata.

una fantastica doppia penetrazione...

“Zitto tu, cerca il ristorante, che io ora voglio l’aperitivo” Marci si rimette al cellulare e te, appena slacciati i pantaloni, gli tiri fuori il cazzo dalle mutande, già bello duro, Marci ha sempre il cazzo duro per te, vedi che ha le palle belle lisce

Ad un concerto dopo aver bevuto un pò, decido di andare a conoscere il cantante del gruppo dopo il concerto nel suo camerino...

Volevo capire perché facevi quell’effetto. Mi resi conto che avevo ed ho una madre che ha un corpo bellissimo. Io ero orgogliosa delle mie forme, ma tu mi facevi ombra. Guardavo il tuo corpo nudo cosparso di crema protettiva brillare sotto i raggi del sole.

In una calda sera d’estate io e il mio ragazzo abbiamo deciso di prendere la macchina per andare fuori a mangiare; il locale presso il quale avremo dovuto recarci si trovava un po’ fuori città e finalmente avremo potuto passare una tranquilla serata all’ insegna della passione e del romanticismo! Per l’occasione mi ero messa un po’ in tiro, una camicetta aderente, una minigonna vertiginosa e un paio di scarpe col tacco a spillo; volevo che la serata fosse perfetta e volevo provocarlo un po’

Un bellissimo gioco da fare tra amici...

. Era un paradiso vedere 2 donne al mio servizio. Michela penetra forte e Jenny succhia il clitoride

Mi sveglio di notte, sento che qualcuno mi sta toccando

E’ la sera di capodanno .. ti ho voluto regalare una serata speciale.. ho organizzato tutto nei minimi dettagli.. ti ho detto che ci saranno degli amici a cena ma son stato molto vago. Ti ho fatto indossare un tailleru abbastanza scollato sotto ti ho detto che non volevo il reggiseno. Eri titubante.. ma alla fine mi hai accontentato e sotto la gonna che ha un bello spacco hai messo un tanga rosso di pizzo semitrasparente. Le scarpe sono con un bel tacco e dei laccetti intorno alla caviglia..

Trovarti nudo e già un po’ teso, mi eccitò. Te lo avvolsi fra le labbra, nella bocca. Con la lingua, ti scopai fino a renderti talmente duro da farmi soffocare. Ma non riuscii a smettere. Continuai, Fino a sentire la tua sborra inondarmi la bocca. Riempirmela come se fossi pieno da giorni ...

parmiggiano,lei si metteva grattuggiarlo alle mie spalle e nel mentre si strusciava schiena contro schiena...culo contro culo,,,,,,e strusciava e strusciava finche' non aveva grattuggiato

approfittando dell’indecisione di Alessia, della penombra, della pista affollata, dei cocktail e dell’effetto ipnotico che su di lei avevano avuto quel linguaggio spinto e poco rispettoso e l’enorme desiderio che lei aveva evidentemente suscitato in lui, sancito dall’enorme erezione che ora premeva sul suo pancino

Mi tolsi la giacchetta di pelle, poi le scarpe. Sentivo anche il pavimento caldo sotto i miei piedi. Lui si siede e mi guarda. Adoro lo sguardo su di me, come gli occhi diventano famelici, le pupille si allargano. Il mio abitino nero è molto attillato. Lo sollevo appena per fargli notare le autoreggenti.

Cosa le succedeva? Perche' invece di sentirsi agitata, preoccupata, si sentiva serena, soddisfatta? Rientro' e quasi subito si imbatte' nei suoi amici... (Ultima parte)

Appena entrai in hotel sentii gli sguardi degli uomini attaccarsi alla mia pelle come una maglietta bagnata. Ero vestita, ma a tutti gli effetti ogni parte di me era oscenamente esposta agli occhi di tutti.

Quella sera alla festa in villa portavo un vestito nero lungo, lo spacco laterale lasciava gli sguardi liberi di accarezzarmi tutta la coscia fino al fianco, un sottile e invisibile perizoma lasciava supporre la sua presenza....

Le sussurrò all'orecchio: "Vuoi provare qualcosa di ancora più eccitante?"